C’è silenzio nel parco
l’aria è statica
persino gli uccelli tacciono.
In questo luogo, ludico e sereno
oltre le cortecce, oltre;
un grido squarcia questo mutismo
fermo all’ incredulità degli elementi
che circondano il verde.
Sola al centro della folla ignara.
soffocato è il grido, è la paura
intrisa nello sguardo a implorare.
Un mucchietto di stracci ha più
dignità di queste membra che non riconosco.
Un uragano è passato lasciando l’amaro
del sangue scorrere; e mi fidavo
dell’amore, ma è amore?
La parola è stupita, queste urla
inconsulte a stringere le braccia
a protezione sul viso
tumefatto dalla potenza del maschio
dove prima c’era la rosa, non ricordo le spine
solo ora mentre giaccio in questo letto
di terra e la vita mi lascia tra le pupille
sbarrate, tra il freddo del silenzio
questo silenzio. Finalmente!
Chiara
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