Foto personale.
Piena è la luna qui da me
piena è la luna lì da te
le mie orecchie odono il vento
tu non sai come difenderti.
Il forte rumore delle bombe
la distruzione ovunque lì da te
non hai più nulla,
nemmeno le lacrime per piangere,
nemmeno sai più se c’è la luna.
Tutto è morte.
Questo è il tempo dei morti viventi
qui da me,
abitudine per pranzo e cena, so di te,
i media girano video,
mentre tu bevi acqua di mare.
Se questo è il tempo…grido,
grido pace!
Chiara
Foto personale.
Spogliata da versi incoscienti
mi ritrovo a sorseggiare
inutili pagine quotidiane,
malferma, la mano scrive
quel senso di vuoto;
una sequela d’immagini
da non poter tornare indietro
a cercare cosa non so.
Gioventù che era, forse, che è nascosta
nel fondo annacquato di un ricordo.
Le foglie cominciano a cadere
disegnando fantastiche
variopinte coperte calde
a scaldare asfalti indifferenti.
Uno sguardo appena abbozzato
si fonde come cascata
nel letto del fiume
l’impatto è a sorpresa
l’incoscienza ha colori diversi
trasportandomi col tempo
in un seme in cerca
di una primavera lontana.
Chiara
Foto personale. (Orbea variegata- Stapelia).
Si sente nell’aria il tempo muto
cambiano i colori, triste è il vento.
S’adagia il sole oltre la collina
presto arriva la sera
ed è già notte.
Rimane la malinconia
a girovagare tra i borghi,
mentre lunghe scie di stormi neri
emigrano solerti.
Nel tramonto si sentono
le campane suonare i vespri,
una nenia di preghiere
per questa pace d’autunno
che avvisa il tempo
a prepararsi al cambiamento.
Chiara
Foto personale.
Allugando le dita
tocco il senso del tempo
mi immergo nei pensieri
scivolando accarezzo.
La vita accoglie
il peggio di me, il meglio,
cricchiolata, annebbiata
a volte incompresa
assopita, fragile.
Fragile al vento
vivo cercando parole
per colmare il vuoto:
come un virus s’intrufola
ma basta soltanto
una penna e un progetto
per riempire il silenzio
che mi accompagna.
Chiara
Foto personale.
In questo andarivieni
ho sempre la mania dell’ordine
-ogni cosa ha il suo posto-
diceva mia madre.
I sentimenti in primis
ben custoditi
a portata di mano.
Qualche volta devo cercare a fondo
la memoria è capricciosa,
Faccio fatica a tenere a bada la rabbia
oggi come oggi, è esuberante
come un adolescente.
Mi ritrovo a litigare con la TV
brutto segno, è che poi spengo.
Non c’è più il tempo
e non si può tornare indietro
riavvolgere. Il vecchio DVD
è stanco si è fermato ai ricordi.
Ho sempre i fiori in qualche angolo
che mi dicono, che si può rinascere.
Chiara
Foto personale.
Cade muta,
la sua di vita è breve,
ha rime di vari colori.
Osservando il silenzio
fa suo il vibrare dell’aria
addombra il vociare stridulo;
unite fanno mantelli
al prato immobile.
Cambia la tregua del vento
che a patti lotta tra bene e male.
È uno sguardo da portare a casa, da dipingere
racchiuso nel tempo a ricordare un momento.
Chiara
chiaramarinoni 
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