Nel mentre di ogni soffio
d’alito, fugge ciò che è
all’istante, che accada.
Corre come un ossesso
il pensiero, fugge
ed è già passato, l’attimo
di una parola calcolata nella mente.
E’ così che impazzisce o rinsavisce
chiuso dentro nelle pareti
ad attendere l’attimo che accade
ed è già passato.
Come trattenere l’attimo?
A volte è un bene che fugga
via, troppo dolore il soffermarsi
di un verso anche se in rima.
Spesso però, vorresti trattenerlo
anche solo per uno scatto
un click, un flash.
Quanto si è perso in quell’attimo?
Una vita intera
nell’attimo di un solo
in interminabile secondo
prezioso di un dono.
Chiara
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